Si è chiusa la VI Rassegna Musicale presso la Scuola Borgoncini Duca in Via Santa Maria alle Fornaci, a due passi da Piazza S. Pietro.
La Rassegna era stata organizzata dall’Associazione “Eximia Forma” e dai maestri di musica della stessa Scuola, nel plesso “ 2 Ottobre”. C’è da dire subito che la Scuola è stata la prima a Roma ad organizzare un indirizzo musicale, dopo l’istituzione da parte di un decreto del Ministro della P.I. nel 1978; allora la Scuola era denominata Marianna Dionigi. C’è da osservare anche che questa attività si inserisce in quel filone, altamente meritorio, con cui la Scuola apre i suoi locali al quartiere divenendone centro di sensibilizzazione culturale, di aggregazione ed emancipazione sociale, tanto urgenti anche in zone centrali della città, ed espletando un ruolo più completo della sua vocazione all’istruzione.
Ha aperto quest’ultimo concerto della Rassegna l’esibizione di due giovanissimi, alunni degli insegnanti della nostra scuola, Andrea Palma, alla chitarra, con un brano di J Pastorius, e di Michele Giordano, al pianoforte, che si è cimentato con due brani molto difficili, un “Preludio” di S.Rachmaninoff e un “Etude” di S. Heller. Nonostante la sua giovane età, ha attirato l’attenzione dei presenti per la sua bravura e il suo virtuosismo tecnico necessari per interpretare la musica di un autore così difficile e così impegnativo.
La parte centrale e finale del concerto è stata affidata al duo per pianoforte e vibrafono di Daiana Boccialone e Massimo Tata che, sapientemente e brillantemente, si intrecciano nella perfetta esecuzione dei brani. Ne è scaturita un’armonia tra l’aspetto ritmico e le affascinanti sonorità tra i due strumenti da coinvolgere la mente e il cuore dei partecipanti, trasportandoli nella magia empatica della musica e nel mondo profondo dei sentimenti. La comunicazione trasmessa dai racconti musicali dei due strumenti ha rapito a tal punto l’interesse degli ascoltatori da renderli quasi parte attiva ed integrante di questa esperienza artistica. L’alone di mistero che aleggiava nella sala è stata una testimonianza di quanto la musica fatta con mente e cuore è una delle esperienze più alte e profonde dell’essere umano.
Va dato merito, prima di tutto, al bravissimo Massimo Tata per aver introdotto nel concerto uno strumento, il vibrafono, per molti ancora poco noto, e per aver mostrato una bravura e una padronanza quasi unica nel suonare brani complessi evidenziando accordi e melodie in perfetta sintonia con il pianoforte.
E’ che Massimo non è nuovo in questa esperienza, ma vanta un curriculum di tutto rispetto. Diplomato al Conservatorio de L’Aquila, si è specializzato con musicisti di sicura fama, quali G. Burton e D. Friedman. Ha collaborato con le maggiori orchestre italiane: Rai, Accademia Nazionale S. Cecilia, Teatro dell’Opera di Roma, ed ha partecipato, tra l’altro, a numerose turnée all’estero: Stati Uniti, Russia Giappone, Germania, Inghilterra e numerose altre. Svolge attività di compositore ed esecutore di musiche di scena per compagnie teatrali. E’ titolare di cattedra di strumenti a percussione al conservatorio di Perugia. E’ anche un organizzatore dell’Associazione Musicale “Eximia Forma” , con cui ha organizzato la Rassegna in oggetto, e che ha come finalità la promozione, il rinnovamento e la divulgazione dell’istruzione musicale, nonché quello di formare giovani musicisti e professionisti. E’ anche autore di quattro brani presentati al concerto spaziando tra variazioni ritmiche di vario tipo e danze dei paesi dell’est Europa.
Di non meno rispetto è il curriculum della pianista Daiana Boccialone. Diplomata al Conservatorio di Frosinone e perfezionata con il M°Massimo Bertucci, ha preso parte a numerosi concerti sia come solista sia in diverse formazioni cameristiche per vari enti ed associazioni, come il Comune di Roma, il Circolo della Corte dei Conti, il Rotary Club, l’Accademia Pontificia di Roma ecc..E’ stata pianista accompagnatore in vari Conservatori italiani e concorsi nazionali. Ha numerose altre attività e presenze, e attualmente insegna pianoforte classico e moderno presso enti e associazioni di Roma. Al nostro concerto ha mostrato una tecnica raffinata, una interpretazione professionale ed una padronanza magistrale.
C’è da augurarsi che continui la promozione di concerti ad alto e anche medio livello per coinvolgere sempre più persone come protagonisti e fare in modo che la magia della musica attragga e coinvolga sempre più persone per una sensibilità ed emancipazione umana e sociale.
Salvatore Di Riso
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